Potenza Espressiva dei Videogiochi
I Videgiochi sono superiori nel trasmettere emozioni?
Per me l'Arte è molto importante, rappresenta una parte non indifferente di ciò che sono, come penso e come agisco.
Mi ritengo un cinefilo, un amante dell'arte visiva e apprezzo musica e narrazione, seppur non mi ritenga un esperto.
Senza dubbio però la forma artistica da me prediletta è il Videogioco (parola che non rende giustizia alla bellezza che alcune opere riescono a raggiungere).
Il Videogioco ha in se una potenza espressiva che nessun altro mezzo artistico riesce nemmeno ad avvicinarsi: in un unico videogioco coesistono musica, arte visiva, narrativa e registica. In più il Videogioco riesce a regalare a chi ne usufruisce la possibilità di plasmare la storia grazie all'Interattività.
Questo concetto richiede un approfondimento, una definizione di cosa sia Opera Artistica secondo me.
In questo articolo vorrei definire i tre protagonisti dell'Arte, coloro che giocano un ruolo chiave nella costruzione dell'Opera d'Arte.
l'Artista
Il primo è colui (o colei) che nella sua mente crea e plasma la sua opera.
L'architetto per un palazzo, il regista per un film, il compositore per la musica per dirne tre.
Nella sua mente l'opera è chiara e perfetta, e da istruzioni su come "costruirla" al personaggio successivo.
l'Artigiano
Colui che interpretà l'Opera d'Arte, colui che la mette in pratica, la fa uscire dalla mente dell'Artista e la rende concreta.
Per l'esempio del palazzo sono gli operai, gli ingegneri e i geometri, per i film macchinisti, scenografi, attori e molti altri, mentre per la musica cantanti e strumentisti.
Prendendo il caso della musica noi diamo merito a Beethoven per l'"Inno alla Gioia" ma nessuna persona oggi in vita l'ha mai sentita suonata da lui ma da Artigiani, persone che "rimasticano" l'opera originale e ne danno una loro interpretazione, discostandosi più o meno dall'Opera originale.
Divagazione: negli spartiti di un tempo era scritta la velocità dell'opera ma non era una indicazione precisa come i BPM nella musica moderna, quindi quando capita di sentire un'opera classica nessuno sa se fosse stata intesa a una velocità maggiore o superiore, è a completa interpretazione dei vari artigiani che rimaneggiano l'opera (e inevitabilmente la tradiscono).
l'Utente
È autoesplicativo chi sia: colui che fruisce dell'Opera dell'Artista per mezzo dell'Artigiano.
Meno scontato è il ruolo dell'Utente come Interprete e Critico:
l'interpretazione dell'Opera è fondamentale, riuscire a cogliere ciò che originariamente l'Artista voleva dire
e come l'Artigiano ha arricchito il messaggio.
L'Arte non è Democratica, lo è solo di facciata: l'abilità e le competenze per interpretare ciò che vuole comunicare non è un compito semplice e ci vuole acume e conoscenza.
Precisazione: vorrei specificare che ciò non significa che chi non apprezza un'Opera allora non l'ha capita, una persona può capire benissimo un'Opera ma non apprezzarne il messaggio e la fattura. Cionondimeno per poterla disprezzare è condizione necessaria averla capita, aver capito cosa l'Autore voleva comunicare, e quindi è fondamentale introdurre il ruolo del Critico.
Il Critico è qualunque persona che, dopo aver compreso il messaggio, dia un'opinione (obbligatoriamente) motivata.
L'opinione può essere positiva o negativa e avrà un valore proporzionale a quanto gli altri valutino lui, il suo parere o le sue motivazioni.
L'insieme dei pareri di tutti i critici, della comunità di persone interessate a condividere un parere sull'Opera in questione genera un parere Intersoggettivo: non raggiunge il grado di oggettività che ha la scienza ma dice qualcosa di più della mera soggettività del singolo Critico.
In Conclusione
Definiti questi 3 protagonisti che interagiscono con l'Opera d'Arte cerchiamo di trovarli nel Videogioco:
- l'Artista è chiaramente il Game Designer (e tutti quelli che giocano un ruolo fondamentale nella progettazione dell'Opera).
- come Artigiano nominererei sicuramente tutti gli ingegneri, informatici, modellatori, disegnatori, designer e musicisti che hanno lavorato alla costruzione del gioco. Ma non mi limiterei a loro.
- l'Utente è certamente il Giocatore: colui che osserva, interpreta e critica l'Opera. Ma esso è anche di più, è uno degli Artigiani dell'Opera.
Nel Videogioco questa cosa accade sempre: sei tu a mandare avanti il gioco (non a caso in inglese si usa il lo stesso verbo per indicare Recitare, Suonare e Giocare).
Questa cosa da un potere immenso nelle mani del giocatore ma anche una responsabilità di interpretare al meglio le volontà dell'Artista.
Se in un qualsiasi media artistico l'Artigiano è esterno all'Utente e aiuta quest'ultimo nel processo, nel Videogioco questo aiuto è molto limitato.
Questo fa si che il Giocatore-Utente possa non apprezzare il gioco perchè il Giocatore-Artigiano non abbia le competenze tecniche per far emergere l'Opera dall'ammasso di uni e zeri di cui è composto il Videogioco.
Come un pessimo pianista che suonando "Clair de Lune" di Chopin critica l'Opera solo perchè incapace fisicamente di suonarla.
Questa caratteristica peculiare del Videogioco crea certamente giudizi malposti per negligenza dell'Artigiano a discapito dell'Utente ma quando il processo riesce non esiste media artistico che genera emozioni così intense e varie.
Questa commistione di ruoli fa si che ogni singolo avvenimento, anche quelli più scontati e banali, si percepiscano molto di più.
Questo è uno dei motivi per cui le trame dei videogiochi sono più semplici e lineari di altri Media narrativi: non necessitano della stessa complessità, perchè le emozioni bucano lo schermo con più facilità di un film.
In chiusura vorrei fare l'esempio di un gioco che ho amato tanto: The Last of Us.
È certamente un gioco non esente da difetti e vive di molti cliché e la trama è al limite dell'imbarazzante se la paragoniamo al Grande Cinema, per esempio, ma ciò che Niel Druckmann, autore del gioco, è riuscito a fare è irriproducibile sul Piccolo Schermo: arrivi ad amare, odiare e scusare i vari personaggi tutto grazie al fatto che quei personaggi li muovevi tu, come delle marionette e finisci il gioco con una frase impressa nella mente: "È lui ad aver fatto quelle cose, ma io cosa avrei fatto?".